IO MI SONO SCOCCIATA
Mi sono trasferita in Italia 8 anni fa. Ho lasciato il mio Paese d’origine da sola per cercare lavoro qui in Italia e, dopo qualche tempo, mi hanno raggiunto anche due dei miei tre figli. Ho sempre lavorato e, quando sono arrivata in Italia, ho dovuto ricominciare da zero.
Ho fatto tanti colloqui di lavoro e sempre, nell’esatto momento in cui iniziavo a parlare, notavo come l’atteggiamento delle persone che avevo davanti – quasi sempre uomini – cambiasse. Il mio accento rivelava senz’ombra di dubbio la mia provenienza dall’Europa dell’Est e, subito, era come se scattasse qualcosa.
Le persone iniziavano a darmi del tu, era come se il rapporto si fosse improvvisamente sbilanciato: da una parte c’ero io, donna dell’Est, sola, in cerca di lavoro in un Paese straniero con pure due figli a carico. Dall’altra c’erano loro, che giocavano in casa e che sapevano di avere il coltello dalla parte del manico.
A quel punto, a parità di lavoro, le offerte economiche che mi proponevano erano sempre con compensi più bassi rispetto alle mie conoscenti italiane. I ritmi e gli orari di lavoro massacranti, così come le attese per avere la busta paga.
Ma la cosa peggiore era che spesso le persone con cui lavoravo, si prendevano delle libertà nei miei confronti con proposte più o meno esplicite.
Io mi sono sempre sottratta a queste attenzioni moleste ma l’amarezza e la rabbia per questi atteggiamenti sono rimaste.
Purtroppo qui in Italia esiste il pregiudizio che, se sei una donna dell’Est, per giunta sola, ti devi per forza proporre per fare il lavoro di prostituta o comunque devi essere disposta a scendere a compromessi.
Io non sono mai scesa a compromessi. E ne sono orgogliosa.
Ma non finisce qui. Una cosa che mi ha ferito – e che mi ferisce ancora di più – è che nella mia città natale, i vicini di casa dei miei genitori danno per scontato che io sia qui in Italia per praticare la professione che ho detto prima.
Tutto il mondo è Paese, come usate dire voi in Italia. Ma tutto questo è terribile.
Io mi sono scocciata di questa situazione e ora ho preso il coraggio per raccontarlo qui. Io non ci sto e voglio cambiare qualcosa. Lo spero tanto.
Scrivici e mandaci la tua foto scocciata.
La tua storia verrà pubblicata qui sul sito e sui social!
Insieme possiamo fare la differenza contro il sessismo.